Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale è una disciplina scientificamente fondata, la cui validità è suffragata da centinaia di studi, principalmente, ma non solo, per la diagnosi e la cura di moltissimi disturbi tra cui:
- depressione, ansia, fobie,
- attacchi di panico e ipocondria;
- ossessioni e compulsioni;
- ansia o preoccupazione generalizzate;
- disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, etc.);
- stress, disturbi psicosomatici e cefalee
- insonnia e altri disturbi del sonno;
- disturbi della personalità;
- bassa autostima.
Attraverso la psicoterapia cognitivo - comportamentale è possibile individuare, criticare e ripensare queste convinzioni, che non sono vere di per sé unicamente perché ci vengono alla mente. Al cambiamento del nostro modo di pensare e di “pensarci” seguirà anche un cambiamento delle emozioni, anche quelle più dolorose o che perdurano da più tempo, così da migliorare il giudizio su di sé, vivere meglio e raggiungere i propri scopi di vita. Dalla sua nascita ad oggi, diverse sono state le “evoluzioni” avvenute in ambito cognitivo.
Agli approcci maggiormente classici (REBT, Rational Emotive Behavioral Therapy; TCS, Terapia Cognitiva Standard), infatti, si sono aggiunti tutti i contributi di “seconda” e “terza” generazione, tra le quali c'è l'ACT Acceptance and Commitment Therapy (terapia dell'accettazione e dell'impegno).
La TCC è un approccio di psicoterapia adatto ad adulti, adolescenti e bambini.
